La prima prova del campionato italiano di acrobazia a motore per le due categorie di esordienti, sportsman e intermedia, prevista a Terni il prossimo weekend, è stata annullata per mancanza del numero minimo di iscritti.
La cosa non stupisce chi abbia seguito le vicende legate all'acrobazia a motore dell'ultimo anno. L'espletamento del cosiddetto "campionato italiano" 2015, tenutosi all'insaputa di molti piloti e con violazione di buona parte delle regole del regolamento, ha lasciato l'amaro in bocca a parecchi piloti.
I piloti acrobatici a Novembre dello scorso anno si erano riuniti a Ravenna per incontrare Leoni, nella speranza che l'AECI potesse quantomeno rendersi conto degli errori commessi e cercare di trovare soluzioni ai problemi obiettivi dell'acrobazia a motore (costi/difficoltà di allenarsi per la carenza delle zone acrobatiche/irregolarità delle gare/ ecc).
L'intervento di Leoni, tuttavia, non ha fatto che peggiorare i malumori. Egli non ha voluto ascoltare nessuno in quella occasione. Leoni si è limitato ad insultare i presenti (facendo paragoni che è bene non ripetere) ed a ribadire che a suo avviso occorreva istituire un campionato con una pluralità di prove, il che avrebbe consentito lui di fare più bella figura agli occhi del CONI, e che quindi la strada da percorrere fosse quella.
Leoni ha rifiutato di vedere come i problemi fossero ben diversi, così come pure le soluzioni da adottare.
La moltiplicazione delle gare di campionato, senza alcun aiuto da parte di AECI, di fatto ha raddoppiato i già significativi costi di partecipazione ad un campionato italiano. Leoni ha poi difeso a spada tratta la scelta di svolgere il campionato come è stato fatto nel 2015. Se quindi ai costi raddoppiati, alle difficoltà sulle quali non ha agito AECI, si aggiungono i dubbi circa la regolarità dello svolgimento delle gare, ecco che si spiega l'assenza dei piloti a Terni. Fa orrore vedere come uno sport meraviglioso come questo possa essere distrutto da che avrebbe l'obbligo di favorirne lo sviluppo.
Speriamo che il caro presidente AECI si renda conto della sfilza di errori commessi e che torni sui suoi passi, cercando di rimediare.