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volo acrobatico: da dove nasce lo sport dell'acrobazia aerea

Le prime manovre di volo acrobatico

risalgono ai primi voli dei velivoli a motore. Sono state inventate dai piloti militari, che le utilizzavano per scappare dai loro nemici nei combattimenti aerei. Nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, poi, all’acrobazia aerea si è avvicinato il pubblico, affascinato dalle esibizionidi queste strane macchine volanti. L’acrobazia è una parte essenziale dell’addestramento dei piloti militari ed è utilizzata nei combattimenti aerei.

Più di recente, è stata riconosciuta come una parte importantissima dell’addestramento dei piloti civili, in modo da rendere gli aviatori più capaci di controllare i loro aeroplani in ogni tipo di assetto e situazione. La sfida nel migliorare le figure acrobatiche ha portato, nel tempo, alla prima competizione di volo acrobatico. Le prime gare di acrobazia aerea si sono tenute in

Germania negli anni 30, e in seguito alle olimpiadi di Berlino nel 1936. Già dopo la seconda guerra mondiale, si svolgevano in vari paesi del mondo i campionati nazionali di acrobazia aerea.

La FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, ha

quindi riconosciuto la necessità di svolgere un campionato del Mondo. Il primo campionato del mondo di acrobazia aerea, organizzato dalla FAI,

si è tenuto in Repubblica Ceca, a Bratislava, nel 1960 ed è stato vinto da Ladislav Bezak, pilota ceco.

Lo sport da allora si è ormai evoluto, e vede ora distinguersi diverse campionati per diverse categorie. Si compete nelle due categorie Avanzata e Illimitata sia nell’acrobazia a motore che nell'acrobazia in aliante. Esistono poi i campionati del mondo di YAK 52,

un particolare tipo di aeroplano di cui esistono diversi esemplari in Italia.

Lo sport è regolato dallo “sporting Code” della FAI.

I campionati del mondo di acrobazia a motore si svolgono ogni due anni, alternando le categorie Avanzata e Illimitata. Nell’anno no di una categoria si tengono i campionati continentali (Europei per noi). Lo stesso anno ci sarà quindi il campionato del mondo di una categoria, e il campionato europeo dell'altra categoria.

I campionati del mondo di acrobazia in Aliante, invece, si tengono ogni anno. I piloti delle squadre nazionali sono selezionati in ogni stato dai membri della organizzazione nazionale della FAI. I piloti competono sia individualmente, che come squadra. Diventare un pilota di una squadra

nazionale richiede molti anni di preparazione ed allenamenti e centinaia di ore di volo sotto gli occhi attenti di un allenatore esperto.

Che si tratti di acrobazia a motore o in aliante, le competizioni di acrobazia aerea

costituiscono una prova impietosa delle capacità di un pilota di volare su un velivolo molto prestante, e di eseguire una sequenza di figure acrobatiche in un “box”, cioè uno spazio di un cubo di 1 Km. Le uscite dal “box” sono penalizzate.

Le sequenze sono impegnative per il fisico e richiedono

una notevole consapevolezza della posizione e un controllo estremamente preciso del mezzo usato.

I velivoli utilizzati per le competizioni di acrobazia aerea sono creati specificamente per questa attività. Per poter vincere una gara, è richiesta una capacità di manovra e di gestione dell’energia superba. L’acrobazia in aliante, come quella a motore, richiede la capacità di eseguire le figure acrobatiche all’interno di un box.

Poiché gli alianti, però, sono privi di motore, i piloti acrobatici di aliante possono affidarsi solamente alla loro capacità di convertire la quota in velocità. Per questo l’acrobazia richiede una capacità di gestione dell’energia impeccabile. Durante le gare di acrobazia di precisione, i piloti

sono giudicati da un pannello di giudici (da 7-10 nelle competizioni internazionali, e da 3-10 nelle competizioni nazionali) che votano ogni figura acrobatica von un voto che va da 1 a 10.

Il voto è moltiplicato per il fattore di difficoltà della figura, detto “K”, e da li nasce il punteggio del pilota nella prova.

I programmi di freestyle, invece, sono votati secondo criteri diversi, quali la fantasia.

I voti dei giudici, nei campionati internazionali, sono elaborati da un sistema statistico che si chiama “Fair Play”. Il miglior punteggio totale determina il

vincitore.

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