top of page
Cerca
voloacrobatico.com

volo acrobatico: Vittorio Primultini racconta il suo viaggio nel mondo dell'acrobazia

Vittorio Primultini

è un pilota della Air Dolomiti per professione, un istruttore di volo presso la scuola di Thiene, ed un pilota acrobatico per passione. Ha vinto diversi titoli Italiani ed è stato pilota della squadra nazionale di acrobazia a motore per molti anni, prima il cat. Avanzata, e poi in cat. Illimitata. E' stato pilota ufficiale Sparco ed ha partecipato, come display pilot, a parecchi airshow. Gli ho chiesto di raccontare la sua storia, ed eccola qui, direttamente dalle sue parole.

Il mio viaggio nel Mondo dell'acrobazia- V. Primultini.

Tutto inizió a causa di un regalo. All'etá di 17 anni stavo facendo il brevetto privato ed avevo accumulato circa 10 ore di volo, primo volo da solista giá fatto a 4 ore e pochi minuti. Avevo iniziato a fare i voli di navigazione assieme ad un'altra studentessa che frequentava lo stesso mio corso. Il marito di questa signora, Stefano Miazzon, possedeva un Pitts S-2B che operava sull'aeroporto di Thiene. Lei mi ha proposto di farmi fare un giretto assieme a suo marito ed ovviamente ho accettato. Era una Domenica mattina di primavera, il cielo era limpidissimo ed il sole splendeva su quel magnifico Pitts parcheggiato sulla rampa dell'aeroporto di Thiene.

Inutile dire che fossi molto eccitato dall'idea di fare acrobazia, fino ad allora l'avevo solamente fatta con gli aeromodelli radiocomandati. Il volo duró circa 20 minuti durante i quali facemmo molti tonneaux, looping ed otto cubani. Il pilota mi lasció i comandi del Pitts per provare un looping ed un tonneaux. Dopo l'atterraggio ammetto che non mi sentivo molto bene di stomaco, ma ero consapevole che ero stato catturato dalla passione per l'acrobazia.

Una volta ottenuta la licenza di pilota privato ho subito iniziato il percorso per ottenere l'abilitazione al volo acrobatico. Il Settembre 1993 in qual di Vercelli partecipai alla mia prima competizione acrobatica. Durante la competizione volavano anche i grandi dell'acrobazia italiana, Sergio Dallan, Maurizio Costa, Fabio Viviani, i miei idoli. Ammiravo le loro evoluzioni cercando di capire come facessero ad essere cosi precisi pur non perdendosi nel cielo con tutti quei frullini negativi. Mai avrei pensato di arrivare a competere nella loro categoria un giorno, mi sembrava cosi distante, cosi irraggiungibile.

Inutile dire che per migliorare velocemente e per salire di categoria, servivano possibilitá economiche non alla mia portata. Ma a me non interessava arrivare all'Illimitata, anzi, pensavo che non ce l'avrei mai fatta. Gli aerei per gareggiare in Illimitata son costosi, consumano molto carburante e al tempo non esisteva nessun aeroclub che li avesse disponibili quindi erano tutti privati. Io mi divertivo moltissimo a volare col CAP 10 e ammirare i voli della massima categoria. Sempre a causa delle mie possibilitá riuscivo a volare molto poco, circa due voli di 20 minuti al mese, a volte anche meno. I piazzamenti nelle gare peró non erano proprio male, quindi nel 1995, annoiato dai programmi semplici della categoria Sportman, decisi di tentare il passaggio in Intermedia.

Al tempo volavo a Lugo di Romagna dove il grande Tommaso Marzetti insegnava. Lui preferiva che per l'Intermedia venisse usato il CAP-21 in quanto il CAP-10 sarebbe stato un po' troppo stressato. Quindi dovetti fare il passaggio sul primo monoposto della mia vita. Pensavo che volare su un aereo su cui nessuno avrebbe potuto salvarmi da errori e su cui nessuno avrebbe potuto prepararmi sarebbe stato molto complicato. Mi stavo sbagliando. Tommaso Marzetti mi aveva preparato a dovere sul CAP-10 per affrontare il passaggio sul CAP-21.

Con Tommaso alla biga rullai in testata pista e detti motore, fui subito impressionato dalla potenza e dalla velocitá con cui si staccó da terra. In volo il CAP-21 è molto piu prestante del CAP-10 ma comunque sincero e divertente. Feci l'atterraggio sempre sotto il controllo attento di Tommaso e tutto andó molto bene. Proseguii gli allenamenti sempre con la solita cadenza e nel 1997 vinsi il campionato italiano di acrobazia in categoria Intermedia, davanti all'agguerrito Francesco Fornabaio. Eravamo a Cuneo Levaldigi quando uscirono i risultati della competizione a cui non ero particolarmente interessato. Il grande amico Guido Giraudo venne a congratularsi con me ma non capivo per cosa. Mi disse che avevo vinto il campionato ... impossibile ... ero incredulo.

Dopo questa grande vittoria iniziai a prepararmi per la categoria Avanzata ma non ebbi la possibilitá di passare di categoria in quanto a Giugno 1998 andai negli USA per perseguire il mio sogno di diventare pilota di professione.

Dopo aver conseguito la licenza commerciale FAA e l'abilitazione di istruttore andai a lavorare per una scuola di volo che aveva ben due Pitts S-2B, ero al settimo cielo.

Qui accumulai molte ore di acrobazia su Citabria, Grob 115, Cessna 152 aerobat e sul bellissimo Pitts S-2B. Nel 1999 un amico mi fece provare il suo Pitts S-1S e mi lasció volarlo per circa 50 ore, era stupendo, un vero peperino.

Rientrai in Italia nel 2000 e riiniziai quasi subito a gareggiare. Completai il passaggio alla categoria Avanzata e partecipai al campionato 2001. Riuscii ad entrare nella squadra nazionale di acrobazia per la categoria Avanzata e nel 2002 partecipai al campionato mondiale di acrobazia a Mursca Sobota in Slovenia.

Inutile dire che feci una magra figura arrivando penultimo. Feci un disastro nello sconosciuto invertendo una rotazione verticale e volando mezzo programma al contrario. Riprovai la competizione internazionale nel 2004 a Ljungbihed in Svezia dove arrivai nella prima metà della classifica, ero abbastanza contento ma il CAP-21 stava diventando 'stretto'. Per migliorare la mia prestazione sentivo di aver bisogno di un aereo piu prestante, non tanto a causa dell'aereo ma a causa dei velivoli usati dagli altri concorrenti, quasi tutti con prestazioni molto migliori del CAP-21.

Nel 2005 partecipai al campionato italiano di Avanzata su un Extra 300-L ed arrivai al secondo posto ma a causa di problemi vari non potei continuare a volare con l'aereo su cui volavo.

Inizió un piccolo periodo buio in cui evitai di guardare aerei acrobatici, cercavo di evitare gli aeroporti che li ospitavano ed evitavo le competizioni. Volevo smettere perché non avevo la possibilitá di fare ció che piú amavo.

Poi, un giorno, una scuola dell'aeroporto che frequentavo come istruttore, comperò un Extra 300 e mi invitarono a provarlo. Nell'esatto momento che il motore si mise in moto, capii che avrei dovuto ricominciare a far gare di acrobazia. Da quel giorno ricominciai prima con la categoria Avanzata per poi approdare nella categoria Illimitata. Finalmente il mio sogno si realizzò. Il primo anno in Illimitata non fu certo roseo, il salto da Avanzata ad Illimitata è il piu difficile tra tutti gli altri.

Ci sono molte figure da imparare e perfezionare e il ritmo dei programmi è mozzafiato, proprio come mi sembrava quando guardavo i miei idoli volare questi programmi.

Nel 2011 partecipai ai campionati mondiali di Illimitata a Foligno arrivando poco sotto la metà classifica. Onestamente era il risultato che mi aspettavo. Per poter prepararmi meglio avrei dovuto investire molto piu tempo e piu risorse, entrambe cose che ancora non ho. Sempre lo stesso anno ho vinto il campionato italiano di Illimitata, inutile dire che ero al settimo cielo, MAI mi sarei aspettato di arrivare a tanto.

Conscio dei miei limiti continuo tutt'oggi a divertirmi facendo acrobazia, ponendomi obbiettivi sempre piu ambiziosi. ... Il mio prossimo obbiettivo? Prima di tutto ultimare la costruzione del mio prossimo velivolo, un GILES G-200 che sto già costruendo da troppi anni. Poi vedremo di cosa sarò ancora capace. Nel frattempo tornerò a fare lo spettatore ... solamente per un breve periodo

Vittorio

bottom of page